Le nuove piattaforme di payment method delle grandi multinazionali tecnologiche, si basano in modo univoco su un concetto teoricamente semplice e basilare: a differenza di quello che accade con le “normali” carte di credito, è sufficiente avvicinare lo smartphone, il tablet o lo smartwatch al terminale di cassa per concludere la transazione. In questo modo è sufficiente utilizzare il proprio dispositivo elettronico preferito per pagare via carta di credito.
Inoltre, sarà possibile effettuare un pagamento direttamente dall’applicazione o dai Browser web, senza bisogno di creare innumerevoli account (e password collegate). In questo caso sarà necessario solamente “un tocco” del proprio dito, collegato ad un sistema per il riconoscimento dell’impronta digitale (Touch Id) per poter acquistare in modo rapido e assolutamente sereno.
Per quanto riguarda la sicurezza e la privacy, questi nuovi sistemi si possono auto-definire come “<strong>i metodi più sicuri (e riservati) per pagare ”.</strong>
Infatti, quando si effettua un singolo pagamento, queste applicazioni , creano sia uno speciale ID sul dispositivo, che un codice di transazione univoco. I dati della carta, quindi, non verranno memorizzati ne condivisi con i vari commercianti.
In Italia, questi ultimi metodi, hanno aperto una nuova frontiera per le modalità di pagamento “Online” in termini di sicurezza, velocità e praticità del servizio. Da qualche anno, al pari con la rivoluzione digitale, le modalità di pagamento hanno raggiunto cifre molto significative e importanti. Lo scorso anno, per esempio, secondo i dati dell’Osservatorio Mobile Payment del Politecnico di Milano, il totale dei pagamenti digitali ha raggiunto i 190 Miliardi di Euro, per una quota pari al 24% dei consumi Italiani. Dall’analisi, è emerso che questo trend tecnologico è in crescita del 45% rispetto l’anno precedente.
L’arrivo di Apple Pay in Italia, ha fatto da pioniere ad altri player come: Samsung, Google, Amazon e Whats app. La differenza dei vari servizi è posta principalmente nel posizionamento delle chiavi di sicurezza. Per esempio Apple pay e Samsung Pay, inseriscono le “chiavi” direttamente nello smartphone, mentre Android Pay utilizza la tecnologia del Cloud. Da sottolineare è la presenza degli istituti Bancari che utilizzano le A.P.I di Android per personalizzare la piattaforma per i propri clienti. In questo settore, tuttavia, una delle novità emergenti è MyBank, il sistema di pagamento dell’associazione bancaria Europea (EBA) che permette i pagamenti da remoto direttamente da conto corrente, senza l’utilizzo della carta di credito.
Anche le principali piattaforme di e-commerce come Alibaba e Amazon, colossi della customer experience, si sono attivate in questa direzione cercando di semplificare, velocizzare e di rendere più confidenziale l’acquisto, attraverso l’utilizzo del “one click buy”.
WhatsApp nel frattempo, ha avviato una sperimentazione per collegare i pagamenti attraverso i Social network in modo da rendere questi nuovi pagamenti a portata di singolo Click e interazione. Se l’esperimento dovesse funzionare, Facebook, potrebbe entrare in modo diretto e impattante in questo nuovo mercato.
Il futuro di queste applicazioni tecnologiche 3.0, sarà quello basato sui pagamenti istantanei da conto corrente senza nessuna intermediazione e senza nessun bisogno di operazioni di clearing e settlement.
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